Le pagine di Aaron Gigolo: gigolo Roma

Ecco la seconda pagina del mio diario, di quelle notti di mezza Estate: le pagine di Aaron Gigolo Roma.

Arriva il venerdì sera. Una nuova avventura era alle porte. Avevo scelto per la serata una camicia scura sopra un pantalone chiaro con il mio profumo preferito sulla pelle calda.

Essere un accompagnatore per donne vuol dire anche non tralasciare nessun dettaglio: nonostante lei non volesse me, nonostante lei volesse far ingelosire l’ex, io volevo farla sentire speciale. Una donna ferita nell’animo è una donna che deve sentirsi amata, anche solo per una notte.

Partiamo in direzione della casa al Mare, mentre in macchina mi racconto la sua vita.

Noto subito quando dolce e spensierata fosse e quanto il tradimento dell’ex l’avesse profondamente segnata. Mi parla di lui, di lei, delle sue speranze e di quello che avremmo dovuto fare.

Il Paese è un piccolo Paese, dove le voci corrono e dove basta essere avvistati dalla persona giusta per far girare voci su voci (anche ingigantite) di quello che sta accadendo. Sarebbe bastata una passeggiata a ridere sulla spiaggia.

Una volta arrivati, posate le cose e cenato con un aperitivo al centro del Paese, decidiamo di avviarci per fare la nostra passeggiata.

Via le scarpe, il vento tra i capelli. La brezza marina sulla pelle. Una camminata leggera, tra le risate e la spensieratezza.

Essere un Gigolo vuol dire anche vivere di emozioni. Così, trasportati dal momento le prendo la mano, proprio come in una vera uscita romantica in una notte di mezza Estate.

Lei si lascia andare, si avvicina. Inizia a guardarmi in modo diverso. Stava riscoprendo la sua Libertà.

Quella sensazione meravigliosa di chi ama la vita in tutte le sue forme, di chi gode di ogni singolo momento.

Così libera e leggera che mi prende e mi bacia.

[CONTINUA]